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Pergine Valsugana: polo civico autonomista, il nuovo progetto per il futuro.

09/09/2020

Negli ultimi 7 anni la città di Pergine ha vissuto una dirompente tendenza di avversione nei confronti della politica alimentata da coloro che, attraverso il movimento civico, rinnegavano in più battute quegli importantissimi e sani principi che invece la politica rappresenta e che sono determinanti per la crescita di un territorio e della sua popolazione.

Questa sorta di supremazia, o forse meglio dire di arroganza, nei confronti della politica e della sua evoluzione quasi millenaria ha portato ad una difficoltà nel creare rapporti di sinergia dell’amministrazione perginese nei confronti dei territori vicini e delle istituzioni provinciali generando anno dopo anno un isolamento sempre più evidente che si manifesta con maggior forza se viene messo in relazione con la velocità di cambiamento dei territori vicini.

Per questo motivo il Partito Autonomista Trentino Tirolese sezione di Pergine si è fatto portavoce di un nuovo spirito civico propositivo, di una nuova forza propulsiva che ha coinvolto in poco tempo una gran parte di cittadini, i quali disillusi da un progetto politico divenuto autarchico nella forma e nei contenuti, hanno invece saputo reagire dando vita al nuovo Polo Civico Autonomista.

I temi sono molteplici, il focus è chiaro. Siamo accaniti sostenitori della sicurezza dei nostri cittadini ma allo stesso modo pretendiamo che Pergine smetta di essere la barzelletta dei “dossi”, dei quali non si discute l’importanza in termini di sicurezza, derisa da tutti e ritorni invece ad avere una sua identità. Come? Attraverso le enormi potenzialità ambientali, culturali, agricole rappresentate da un territorio unico nel suo genere, ancora sopite o forse meglio dire narcotizzate da sette anni di anestesia totale.

La ricetta che proponiamo per un nuovo corso ha come base il dialogo tra tutte le categorie coinvolte, un confronto nuovo con gli operatori di ogni settore che saranno chiamati ad essere parte di un nuovo progetto finalizzato alla crescita relazionale, economica e sociale del territorio, attraverso una politica capace di prendere la responsabilità delle proprie azioni, mosse dal principio etico di miglioramento del bene comune. Esattamente quello che non è accaduto negli ultimi sette anni in cui l’amministrazione comunale ha deciso di non scegliere bloccando così numerose opportunità di valorizzazione, San Cristoforo ne è l’esempio più evidente.

Ma la lista potrebbe allungarsi se consideriamo che il centro storico versa in condizioni impietose, la politica culturale non ha saputo dare alcun tipo di indirizzo al settore nemmeno in un periodo in cui la costruzione del teatro ha portato ad una maggiore vivacità del tessuto associazionistico che, come accade in questi casi, ha saputo coprire le falle lasciate da un politica miope.

Siamo convinti che il presente richieda una sempre maggiore relazione tra i vari settori che compongono la società civile che essi siano economici, culturali, sociali, turistici, sportivi. La nostra politica avrà la mission di mettersi al servizio di ogni categoria affinchè ciascuna di esse venga messa nelle condizioni migliori di poter esprimere la propria professionalità.

Solo così saremo in grado di governare e non subire i cambiamenti che inesorabilmente il futuro ci sottoporrà. Un celebre aforisma recita: “il cambiamento non porta sempre crescita, ma non c’è crescita senza cambiamento”. Noi siamo pronti.